Tante volte, a causa della mancanza d’informazione, dei pregiudizi, della superficialità e della trascuratezza di questi stessi aspetti la persona può arrivare a confrontarsi con alcuni episodi di collasso psichico. Simili disturbi devono essere compresi e affrontati dalla prospettiva dell’importanza del funzionamento dell’organismo come un tutto unitario. Un approccio intelligente potrebbe essere quello in cui ci si rapporta alla mente e alla psiche almeno nello stesso modo in cui ci si rapporta al corpo fisico. Così come ci prendiamo cura del corpo, lo nutriamo, lo laviamo, facciamo attività fisica per tenerlo in forma, allo stesso modo dovremo fare anche con la nostra mente e con la nostra psiche. Così come prendiamo appuntamento con il nostro medico per verificare e curare la salute del corpo fisico, altrettanto utile e necessario è il fatto di programmarci delle visite regolari dallo psicologo o dallo psicoterapeuta per esaminare lo stato di salute della nostra mente e dell’anima e per poterle curare. Una mente che funziona correttamente genera vissuti psichici equilibrati ed armoniosi che, a loro volta, generano comportamenti efficienti e funzionali.
Che cosa sono gli attacchi di panico?
Gli attacchi di panico possono essere definiti come “paura della paura”. Per esempio il fatto di vedere un cane e di spaventarsi della sua presenza non può essere considerato un attacco di panico. L’attacco di panico è quando vedi il cane, inizi a pensare le cose che quel cane potrebbe farti ed in seguito a quei pensieri appaiono dei sintomi caratterizzati da un grande terrore che paralizza.
Come riconoscere gli attacchi di panico?
Prima di tutto è bene sapere che chiunque può trovarsi, in un momento della vita, nella situazione di dover vivere la spiacevole esperienza di un attacco di panico. Il più delle volte questi appaiono e si manifestano con una velocità fulminea. Qualunque cosa, in un dato momento, può fungere da elemento scatenante per l’apparizione di un attacco di panico. Tenendo conto di queste cose è bene informarsi e conoscere, almeno a livello cognitivo, quali sono i sintomi specifici dell’attacco di panico. E per non rischiare di cadere nella trappola dell’immaginazione e dell’errata interpretazione descriveremo prima la sintomatologia strettamente fisica dell’attacco di panico.
Questa è caratterizzata da:
- L’apparizione di un dolore nella zona del petto, dolore localizzato in una specifica zona;
- Tremolio, brividi;
- Difficoltà nel respirare;
- Capogiri;
- Sensazione di nausea, vomito;
- Traspirazione abbondante, pelle umida;
- Vampate di calore;
- Tachicardia;
- Intorpidimento generalizzato;
- Mancanza d’aria;
- Crampi negli arti;
- Alcune forme di paralisi locale generata dall’iperventilazione.
Che cosa si sente al livello emozionale durante un attacco di panico
I vissuti emozionali durante un attacco di panico sono travolgenti e includono:
- Forte timore;
- Paura di morire;
- Paura di perdere il controllo, accompagnata da uno stato di disperazione e di impotenza;
- Sensazione di distacco e di sradicamento;
- Sensazione di destrutturazione psichica;
- Sensazione di derealizzazione;
- Pensieri catastrofici.
La confusione tra l’attacco di panico e l’infarto
Se si analizza attentamente quanto esposto sopra si viene a scoprire che molti dei sintomi, soprattutto quelli fisici, possono essere ritrovati anche in altri disturbi. Si tiene conto, soprattutto, della somiglianza tra i sintomi dell’attacco di panico e quelli dell’infarto, tra i quali si possono menzionare:
- I capogiri;
- La traspirazione;
- Il dolore nella zona del petto;
- La sensazione di nausea e/o il vomito.
La confusione tra l’attacco di panico e l’ansia
Lo stress e l’ansia eccessiva possono essere confusi, qualche volta, con gli attacchi di panico. Esistono, comunque, alcune differenze che possono aiutarci a comprendere con che cosa ci stiamo confrontando. Di solito, l’ansia è generata da una situazione specifica, come potrebbe essere un colloquio, la preparazione per sostenere un esame, una decisione importante che va presa. Nella maggior parte dei casi l’ansia scompare nel momento in cui si risolve la causa che l’ha generata. Gli attacchi di panico, invece, dopo essere apparsi tendono a ritornare abbastanza spesso e in maniera intensa. Gli attacchi di panico raggiungono il loro momento di massima intensità in pochi minuti, mentre lo stato di ansia può durare molto di più ed essere meno intenso come vissuto. L’apparizione dell’attacco di panico non ha un motivo specifico. Questo può apparire spontaneamente ed avere un’intensità travolgente.
Come gestire in maniera efficiente un attacco di panico
- Si può dire che l’attacco di panico sia esclusivista: capta tutta la tua attenzione; la prima cosa che puoi fare quando ti confronti con una simile situazione è quella di spostare la tua attenzione, concentrarti su qualcosa di specifico, qualunque cosa che ti permetta di non rimanere focalizzato sui sintomi apparsi. Per esempio puoi concentrarti su qualunque cosa dell’ambiente che ti circonda, voci, suoni, odori, scritte sui muri, targhe delle macchine, ecc.;
- Utilizza qualcosa di concreto per distrarre la tua attenzione; prendi le chiavi e falle girare sulle tue dita, chinati per slegare e rilegare i lacci delle scarpe, cerca il numero di un amico nella rubrica del telefono, chiama qualcuno e parlate, se hai a portata di mano dell’acqua fresca, bevila a piccoli sorsi, datti dei pizzicotti, chiedi a qualcuno che ore sono;
- Formula ed esprimi una frase che descriva chi sei e cosa stavi facendo; per esempio: “sono Stefano, sto salendo nella metro, oggi mi sono messo la giacca blu perché...”;
- Respira profondamente; inspira lentamente dal naso, dirigi l’aria ispirata verso la zona dell’addome, tienila lì per 4-5 secondi e poi espira molto lentamente dalla bocca; ripeti più volte questo ciclo di respirazioni; la respirazione profonda ti aiuterà ad ossigenare il tuo cervello e ad essere in grado di pensare in maniera lucida in modo da acquisire il controllo della situazione;
- Pratica la consapevolezza al livello dei sensi; tocca qualcosa e cerca di essere consapevole della sensazione che percepisci nel toccare; bevi o mangia qualcosa e sii consapevole del gusto di quegli alimenti; cerca di sentire e di individuare gli odori che ti circondano;
- Se ti è possibile, siediti e cerca di diventare cosciente dei tuoi pensieri, delle tue sensazioni, delle tue emozioni e dei tuoi sintomi fisici; per esempio, ti osservi e dici a te stesso: “ho le mani sudate, le gambe mi tremano, i battiti del cuore sono accelerati”; poi esprimi ciò che pensi: “ho paura che sverrò e nessuno mi aiuterà”;
- Diventa consapevole e ripeti nella mente il fatto che tutti questi pensieri e sensazioni sono soltanto il frutto della tua mente, niente di più; cosi come sono apparsi, scompariranno;
- Non metterti a correre, non affrettare il tuo cammino, al contrario, rallenta, addirittura fermati e siediti;
- Se riesci a trovare un posto per sederti o per distenderti, rilassa gradualmente, progressivamente, tutti i muscoli del corpo;
- Contrai e rilassa successivamente, più volte, la zona pelvica e quella della fronte.
Suggerimenti:
- Se gli episodi si ripetono è indicato consultare uno specialista nella salute mentale;
- Se non hai la certezza che si tratti di un attacco di panico, chiama il numero d’emergenza locale (es. 118);
- Parla con il tuo dottore per farti prescrivere delle analisi e accertarvi così che i sintomi sentiti non siano dovuti ad altre cause;
- Pratica regolarmente lo yoga e le passeggiate all’aria aperta, possibilmente a contatto con la natura;
- Per un periodo di tempo, almeno, evita le sostanze eccitanti e i condimenti nell’alimentazione;
- Osa e parla con uno psicoterapeuta.
Psicoterapeuta Virgil Calin