Il festeggiamento dei mostri rappresenta una venerazione dei demoni
La “zucca” di HalloweenSi dice che Halloween abbia la sua origine nella tradizione celtica. Non capiamo però che cosa possano avere in comune le strade inondate da persone vestite da streghe, vampiri e mostri terribili o le squallide lampade di zucca con il festeggiamento, in armonia con la natura, del nuovo Anno Celtico?!? Perché i celti non spendevano mica centinaia di dollari o di euro ogni anno per decorare le proprie case con scheletri e corna demoniache, né mandavano i loro figli travestiti da fantasmi per fare scherzi ai vicini…
Che cosa significa Halloween?
Halloween è di fatto la forma abbreviata di “hallow evening”. In inglese, la parola “hallow” ha più significati: santificare, ma anche inchinarsi, venerare, adorare, consacrare. Halloween si potrebbe dunque tradurre con “la notte della venerazione”. Kate Beckinsale in Halloween CostumeTenendo conto della specificità dei costumi e delle decorazioni utilizzate in questo momento, è evidente che parliamo di un’adorazione dei demoni. Anzi, quest’adorazione di massa dei demoni avviene in un momento molto importante, poiché in passato il 1 novembre si festeggiava l’Anno Nuovo. Si dice che Halloween sia stato esportato negli USA dagli emigranti irlandesi e che abbia la sua origine nella tradizione celtica, rispettivamente nella festa chiamata SAMHAIN. Originariamente è stato proprio così, solo che l’antica festa è stata talmente pervertita lungo il tempo, che attualmente non conserva niente della sua carica spirituale originaria. Essendo un popolo per i quali l’agricoltura e la crescita degli animali erano molto importanti, i celti consideravano di vitale importanza vivere in base ai cicli della natura. Essi dividevano l’anno in due grandi stagioni, quella della luce e quella dell’oscurità, rispettivamente l’estate e l’inverno, segnate da due feste principali: Samhain il 1 novembre – il Nuovo Anno – e Beltain il 1 maggio – l’inizio dell’estate.
SAMHAIN – la festa celtica del Nuovo Anno
Etimologicamente, Samhain significa “la fine dell’estate”, mentre nel calendario celtico è il nome del primo mese dell’anno, nome conservato tutt’oggi nella lingua irlandese per indicare il mese di novembre. Nel Galles, il momento era chiamato Nos Calan Gaeaf, che stava a significare “la notte del calendario invernale”. Ed era proprio da questa sera che si considerava che iniziasse l’inverno. Il raccolto doveva terminare prima di quel giorno, perché si credeva che l’anima degli spiriti della natura, che passava sopra la frutta, la verdura e i cereali non raccolti, faceva sì che questi si seccassero istantaneamente. Si entrava così in un nuovo ciclo e la vita non si svolgeva più all’aria aperta, alla luce del sole, che perdeva sempre di più la sua forza, da qui anche la denominazione “la stagione dell’oscurità”. La gente trascorreva più tempo nelle case, i greggi erano radunati nelle stalle e non si recavano più ai pascoli, mentre le piante continuavano la loro vita tramite i semi che germogliavano nella terra. I celti, come tutta la gente del passato, sapevano che in base a come iniziava il nuovo anno sarebbe poi stato tutto l’anno. Perciò non festeggiavano questo avvenimento attraverso i “divertimenti”, così come fa oggigiorno la maggior parte della gente. Per loro, questo momento era un’occasione per essere quanto più coscienti delle forze sottili che governavano le loro vite e per implorare il loro aiuto. Si ringraziava per il raccolto dell’anno passato, si esprimevano i desideri per il nuovo anno e si facevano previsioni. Mentre i fuochi del vecchio anno venivano spenti in tutti i camini, i sacerdoti accendevano un nuovo fuoco nel quale si gettavano poi le offerte agli dei e a certi oggetti che simboleggiavano i desideri o le richieste della gente. Alla fine, i carboni ardenti di questo fuoco venivano dati a tutti gli abitanti e servivano per riaccendere i fuochi dei loro camini. Così, si segnava un nuovo inizio. La cenere del fuoco sacro, acceso inizialmente, veniva cosparsa sui campi per proteggere il suolo durante l’inverno e, allo stesso tempo, per fertilizzarlo. Nella mitologia irlandese si credeva che in questa notte lo scudo che separava il mondo materiale dagli altri mondi fosse abbassato. Perciò le anime dei morti avevano adesso la possibilità di visitare le persone care rimaste sulla terra. Era dunque un momento propizio per pregare per i morti, e si lasciavano cibo e bevande per loro nei posti in cui avevano vissuto.
Com’è stata snaturata l’antica festa celtica?
Maschere demoniache di HalloweenAttualmente si crede che durante Halloween gli spiriti dei morti e gli esseri di altri piani possano arrivare sulla terra e cerchino di entrare in possesso dei corpi delle persone. Perciò, durante questa notte le persone non devono dormire, bensì accendere dei fuochi e fare molto rumore per proteggersi da un simile pericolo. L’idea di travestirsi in demoni non si sa quando e da dove sia apparsa. Tale idea è comunque priva di logica. Tutti gli storici delle religioni affermano che lo scopo per cui si portavano delle maschere nelle religioni primitive fosse quello di creare un legame con la divinità o con l’essere rappresentato da quella maschera. Mentre così, travestendosi da demoni, le persone non fanno altro che offrire inconsciamente a tali demoni il proprio corpo come ponte, affinché essi si possano manifestare nel piano fisico. Fanno cioè esattamente la cosa dalla quale dovrebbero proteggersi. Si afferma altrettanto che la vecchia festa celtica fosse una celebrazione del dio della morte Samhain. Mentre, in verità, non esiste nessun dio della morte con questo nome. Quest’idea è apparsa soltanto nel 1770 ed è stata poi talmente ripetuta da diventare verità. Gli studiosi del fenomeno indicano che il dio della morte Samhain sia stato creato nel 1770 dal colonnello Charles Vallency, le cui intenzioni erano quelle di dimostrare che i druidi provenivano dall’Armenia. L’idea è stata poi ripresa nel 1827 da Godfrey Higgins, che portava come argomento forte, a sostegno del fatto che i druidi provenivano di fatto dall’India, la somiglianza del nome del dio vedico Samana e quello del dio della morte, che ai tempi dei celti neanche esisteva. Come sappiamo, nemmeno il dio vedico della morte si chiama Samana, ed il tutto non è altro che un debole tentativo di demonizzare tutte le tradizioni diverse da quella cristiana.
La speculazione dell’interesse della chiesa per stoppare le tradizioni “pagane”
Ai suoi inizi, la chiesa si trovava in pieno processo di espansione, e su questo desiderio di conquistare nuovi territori hanno speculato pienamente quelli che allora governavano, come adesso, il mondo nell’ombra. Nonostante tutti gli sforzi della chiesa per imporsi, le tradizioni druidiche della regione erano così profondamente radicate che non potevano essere allontanate facilmente. Uno dei papi ha avuto poi un’idea geniale. Invece di lottare contro queste abitudini, era molto più facile introdurre parallelamente ad esse delle feste cristiane. Con il passare del tempo, si doveva solo fare attenzione a che le vecchie feste perdessero la loro utilità e la loro credibilità. Così, nel 837, Papa Gregorio IV decretò che il 1 novembre sarebbero stati festeggiati d’ora in poi i martiri cristiani. Il giorno dopo sarebbe seguita un’altra festa, la Giornata di tutte le Anime, quando erano commemorati i morti. Siccome una delle armi della chiesa è stata quella di considerare come qualcosa di negativo tutto ciò che non corrispondeva ai dogmi da essa stabiliti, si è arrivati a poco a poco ad assimilare gli spiriti della natura ai demoni e a ritenere malefici i druidi, che erano sacerdoti iniziati nei misteri della natura, guaritori, eruditi e che godevano di molta considerazione da parte del popolo. Attualmente, in moltissimi paesi cristiani, inclusi quelli americani, il 1 e il 2 novembre si festeggia la Giornata di Ognissanti (All Saints Day, Tous Saints) e la Giornata dei Defunti (All Souls Day). In queste occasioni si va in chiesa, si prega per le anime dei parenti o degli amici che sono morti, si accendono candele e si portano fiori al cimitero, si puliscono le tombe. In altre zone si sono conservate anche le vecchie tradizioni di dare da mangiare alle anime dei morti. Nel Tirolo si lasciano i dolci sul tavolo e si riscalda una stanza affinché si sentano ben accolte. In Inghilterra la gente si inginocchia accanto alle tombe e lava le lapidi con acqua santa o con latte. In altri paesi si puliscono le tombe e si ricoprono di fiori, e tutti pregano e accendono migliaia di candele nei cimiteri. Vediamo dunque come il prelevamento delle feste tradizionali insieme alla cristianizzazione abbia avuto luogo in quasi tutti i paesi. Abbiamo fatto riferimento qui in maniera più ampia solo alla tradizione celtica, a causa delle connessioni speculative tra questa radizione e Halloween. I festeggiamenti popolari del raccolto, il passaggio al calendario invernale (o all’orario invernale ultimamente), l’entrata nel segno dello Scorpione, accadono, per niente a caso, sempre in questo periodo. Così, si è riuscito a fare in modo che un momento avente una grande carica, il momento d’inizio del nuovo anno celtico, si sia trasformato in una celebrazione del caos, sotto il segno del quale viene posto così l’intero anno che segue. Coloro che si lasciano coinvolgere in questo gioco prendono dunque in prestito, con una totale incoscienza, i corpi mascherati della manifestazione dei demoni nel piano fisico. L’intenzione di screditare una festa laica per sostituirla con una religiosa ha portato infine all’apparizione di alcune mostruosità. Nonostante sia riuscita ad impregnare nelle menti della gente che i druidi e gli spiriti della natura non sono qualcosa di cristiano bensì di necessariamente malefico, la chiesa deve lottare adesso con qualcosa di veramente malefico. La pressione sociale, l’intensa mediatizzazione, (stampa), i film, gli interessi commerciali fanno sì che gli abitanti degli stati dove si festeggia Halloween siano difficili da convincere a rinunciare a quest’abitudine estremamente insana dal punto di vista spirituale.
Gli angeli di luce di Dio ci proteggono dall’impatto devastante del malefico Halloween
L’Arcangelo MicheleThe Heaven of AngelsCi proponiamo di compensare l’impatto malefico di Halloween e promuoviamo, nello stesso periodo, l’organizzazione della Settimana degli Angeli nonché del Raduno degli Angeli (vedi sito), manifestazione spirituale che si svolge in numerose città di diversi paesi. Attraverso quest’iniziativa, unica a livello planetario, decine di migliaia di persone si appellano all’unisono alla grazia e al sostegno del mondo degli angeli. In questo modo, ognuno di noi può scegliere: il terrore dei demoni o la benedizione del Paradiso e degli angeli. Entrambi sono a nostra portata di mano. La scelta ci appartiene!
La “zucca” di HalloweenSi dice che Halloween abbia la sua origine nella tradizione celtica. Non capiamo però che cosa possano avere in comune le strade inondate da persone vestite da streghe, vampiri e mostri terribili o le squallide lampade di zucca con il festeggiamento, in armonia con la natura, del nuovo Anno Celtico?!? Perché i celti non spendevano mica centinaia di dollari o di euro ogni anno per decorare le proprie case con scheletri e corna demoniache, né mandavano i loro figli travestiti da fantasmi per fare scherzi ai vicini…
Che cosa significa Halloween?
Halloween è di fatto la forma abbreviata di “hallow evening”. In inglese, la parola “hallow” ha più significati: santificare, ma anche inchinarsi, venerare, adorare, consacrare. Halloween si potrebbe dunque tradurre con “la notte della venerazione”. Kate Beckinsale in Halloween CostumeTenendo conto della specificità dei costumi e delle decorazioni utilizzate in questo momento, è evidente che parliamo di un’adorazione dei demoni. Anzi, quest’adorazione di massa dei demoni avviene in un momento molto importante, poiché in passato il 1 novembre si festeggiava l’Anno Nuovo. Si dice che Halloween sia stato esportato negli USA dagli emigranti irlandesi e che abbia la sua origine nella tradizione celtica, rispettivamente nella festa chiamata SAMHAIN. Originariamente è stato proprio così, solo che l’antica festa è stata talmente pervertita lungo il tempo, che attualmente non conserva niente della sua carica spirituale originaria. Essendo un popolo per i quali l’agricoltura e la crescita degli animali erano molto importanti, i celti consideravano di vitale importanza vivere in base ai cicli della natura. Essi dividevano l’anno in due grandi stagioni, quella della luce e quella dell’oscurità, rispettivamente l’estate e l’inverno, segnate da due feste principali: Samhain il 1 novembre – il Nuovo Anno – e Beltain il 1 maggio – l’inizio dell’estate.
SAMHAIN – la festa celtica del Nuovo Anno
Etimologicamente, Samhain significa “la fine dell’estate”, mentre nel calendario celtico è il nome del primo mese dell’anno, nome conservato tutt’oggi nella lingua irlandese per indicare il mese di novembre. Nel Galles, il momento era chiamato Nos Calan Gaeaf, che stava a significare “la notte del calendario invernale”. Ed era proprio da questa sera che si considerava che iniziasse l’inverno. Il raccolto doveva terminare prima di quel giorno, perché si credeva che l’anima degli spiriti della natura, che passava sopra la frutta, la verdura e i cereali non raccolti, faceva sì che questi si seccassero istantaneamente. Si entrava così in un nuovo ciclo e la vita non si svolgeva più all’aria aperta, alla luce del sole, che perdeva sempre di più la sua forza, da qui anche la denominazione “la stagione dell’oscurità”. La gente trascorreva più tempo nelle case, i greggi erano radunati nelle stalle e non si recavano più ai pascoli, mentre le piante continuavano la loro vita tramite i semi che germogliavano nella terra. I celti, come tutta la gente del passato, sapevano che in base a come iniziava il nuovo anno sarebbe poi stato tutto l’anno. Perciò non festeggiavano questo avvenimento attraverso i “divertimenti”, così come fa oggigiorno la maggior parte della gente. Per loro, questo momento era un’occasione per essere quanto più coscienti delle forze sottili che governavano le loro vite e per implorare il loro aiuto. Si ringraziava per il raccolto dell’anno passato, si esprimevano i desideri per il nuovo anno e si facevano previsioni. Mentre i fuochi del vecchio anno venivano spenti in tutti i camini, i sacerdoti accendevano un nuovo fuoco nel quale si gettavano poi le offerte agli dei e a certi oggetti che simboleggiavano i desideri o le richieste della gente. Alla fine, i carboni ardenti di questo fuoco venivano dati a tutti gli abitanti e servivano per riaccendere i fuochi dei loro camini. Così, si segnava un nuovo inizio. La cenere del fuoco sacro, acceso inizialmente, veniva cosparsa sui campi per proteggere il suolo durante l’inverno e, allo stesso tempo, per fertilizzarlo. Nella mitologia irlandese si credeva che in questa notte lo scudo che separava il mondo materiale dagli altri mondi fosse abbassato. Perciò le anime dei morti avevano adesso la possibilità di visitare le persone care rimaste sulla terra. Era dunque un momento propizio per pregare per i morti, e si lasciavano cibo e bevande per loro nei posti in cui avevano vissuto.
Com’è stata snaturata l’antica festa celtica?
Maschere demoniache di HalloweenAttualmente si crede che durante Halloween gli spiriti dei morti e gli esseri di altri piani possano arrivare sulla terra e cerchino di entrare in possesso dei corpi delle persone. Perciò, durante questa notte le persone non devono dormire, bensì accendere dei fuochi e fare molto rumore per proteggersi da un simile pericolo. L’idea di travestirsi in demoni non si sa quando e da dove sia apparsa. Tale idea è comunque priva di logica. Tutti gli storici delle religioni affermano che lo scopo per cui si portavano delle maschere nelle religioni primitive fosse quello di creare un legame con la divinità o con l’essere rappresentato da quella maschera. Mentre così, travestendosi da demoni, le persone non fanno altro che offrire inconsciamente a tali demoni il proprio corpo come ponte, affinché essi si possano manifestare nel piano fisico. Fanno cioè esattamente la cosa dalla quale dovrebbero proteggersi. Si afferma altrettanto che la vecchia festa celtica fosse una celebrazione del dio della morte Samhain. Mentre, in verità, non esiste nessun dio della morte con questo nome. Quest’idea è apparsa soltanto nel 1770 ed è stata poi talmente ripetuta da diventare verità. Gli studiosi del fenomeno indicano che il dio della morte Samhain sia stato creato nel 1770 dal colonnello Charles Vallency, le cui intenzioni erano quelle di dimostrare che i druidi provenivano dall’Armenia. L’idea è stata poi ripresa nel 1827 da Godfrey Higgins, che portava come argomento forte, a sostegno del fatto che i druidi provenivano di fatto dall’India, la somiglianza del nome del dio vedico Samana e quello del dio della morte, che ai tempi dei celti neanche esisteva. Come sappiamo, nemmeno il dio vedico della morte si chiama Samana, ed il tutto non è altro che un debole tentativo di demonizzare tutte le tradizioni diverse da quella cristiana.
La speculazione dell’interesse della chiesa per stoppare le tradizioni “pagane”
Ai suoi inizi, la chiesa si trovava in pieno processo di espansione, e su questo desiderio di conquistare nuovi territori hanno speculato pienamente quelli che allora governavano, come adesso, il mondo nell’ombra. Nonostante tutti gli sforzi della chiesa per imporsi, le tradizioni druidiche della regione erano così profondamente radicate che non potevano essere allontanate facilmente. Uno dei papi ha avuto poi un’idea geniale. Invece di lottare contro queste abitudini, era molto più facile introdurre parallelamente ad esse delle feste cristiane. Con il passare del tempo, si doveva solo fare attenzione a che le vecchie feste perdessero la loro utilità e la loro credibilità. Così, nel 837, Papa Gregorio IV decretò che il 1 novembre sarebbero stati festeggiati d’ora in poi i martiri cristiani. Il giorno dopo sarebbe seguita un’altra festa, la Giornata di tutte le Anime, quando erano commemorati i morti. Siccome una delle armi della chiesa è stata quella di considerare come qualcosa di negativo tutto ciò che non corrispondeva ai dogmi da essa stabiliti, si è arrivati a poco a poco ad assimilare gli spiriti della natura ai demoni e a ritenere malefici i druidi, che erano sacerdoti iniziati nei misteri della natura, guaritori, eruditi e che godevano di molta considerazione da parte del popolo. Attualmente, in moltissimi paesi cristiani, inclusi quelli americani, il 1 e il 2 novembre si festeggia la Giornata di Ognissanti (All Saints Day, Tous Saints) e la Giornata dei Defunti (All Souls Day). In queste occasioni si va in chiesa, si prega per le anime dei parenti o degli amici che sono morti, si accendono candele e si portano fiori al cimitero, si puliscono le tombe. In altre zone si sono conservate anche le vecchie tradizioni di dare da mangiare alle anime dei morti. Nel Tirolo si lasciano i dolci sul tavolo e si riscalda una stanza affinché si sentano ben accolte. In Inghilterra la gente si inginocchia accanto alle tombe e lava le lapidi con acqua santa o con latte. In altri paesi si puliscono le tombe e si ricoprono di fiori, e tutti pregano e accendono migliaia di candele nei cimiteri. Vediamo dunque come il prelevamento delle feste tradizionali insieme alla cristianizzazione abbia avuto luogo in quasi tutti i paesi. Abbiamo fatto riferimento qui in maniera più ampia solo alla tradizione celtica, a causa delle connessioni speculative tra questa radizione e Halloween. I festeggiamenti popolari del raccolto, il passaggio al calendario invernale (o all’orario invernale ultimamente), l’entrata nel segno dello Scorpione, accadono, per niente a caso, sempre in questo periodo. Così, si è riuscito a fare in modo che un momento avente una grande carica, il momento d’inizio del nuovo anno celtico, si sia trasformato in una celebrazione del caos, sotto il segno del quale viene posto così l’intero anno che segue. Coloro che si lasciano coinvolgere in questo gioco prendono dunque in prestito, con una totale incoscienza, i corpi mascherati della manifestazione dei demoni nel piano fisico. L’intenzione di screditare una festa laica per sostituirla con una religiosa ha portato infine all’apparizione di alcune mostruosità. Nonostante sia riuscita ad impregnare nelle menti della gente che i druidi e gli spiriti della natura non sono qualcosa di cristiano bensì di necessariamente malefico, la chiesa deve lottare adesso con qualcosa di veramente malefico. La pressione sociale, l’intensa mediatizzazione, (stampa), i film, gli interessi commerciali fanno sì che gli abitanti degli stati dove si festeggia Halloween siano difficili da convincere a rinunciare a quest’abitudine estremamente insana dal punto di vista spirituale.
Gli angeli di luce di Dio ci proteggono dall’impatto devastante del malefico Halloween
L’Arcangelo MicheleThe Heaven of AngelsCi proponiamo di compensare l’impatto malefico di Halloween e promuoviamo, nello stesso periodo, l’organizzazione della Settimana degli Angeli nonché del Raduno degli Angeli (vedi sito), manifestazione spirituale che si svolge in numerose città di diversi paesi. Attraverso quest’iniziativa, unica a livello planetario, decine di migliaia di persone si appellano all’unisono alla grazia e al sostegno del mondo degli angeli. In questo modo, ognuno di noi può scegliere: il terrore dei demoni o la benedizione del Paradiso e degli angeli. Entrambi sono a nostra portata di mano. La scelta ci appartiene!